martedì 30 novembre 1999



Ultimo giorno in studio. Ultimo giorno prima della semi-vacanza. Ragionavamo ieri che pare di essere operai: ad Agosto si chiudono i cancelli dell'azienda e tutti in vacanza a fare le sabbiature. In realtà io in Sicilia dai parenti come ogni anno della mia vita (e devo dire che è una benedizione, perchè di queste 3 settimane lontana da Milano, dall'Uni, da Internet e da tutti mi servono sempre. Poi rivedo persone che non vedo da tanto, mangio cose squisite, mi godo un meritato riposo nel dolce semi-fancazzismo, rivedo il mare e la campagna..si, mi piace andare in Sicilia), gli altri un pò sparsi tra montagna, mare, America ed Europa. Quest'anno ho notato un incremento delle prenotazioni per la Spagna


 


Tipo: "Dove vai in vacanza"


Narese: "Beh, in Sicilia come sempre, poi magari pensavo..."


T: "Beeeeellissima la Siciliaaaa!!!! Io quest'anno vado in Spagna..."


 


..e poi scegliete tra Barcellona, Valencia, Madrid, Bilbao, Alicante, Formentera, Canarie, Maiorca e il gioco è fatto. Se avete altre proposte fatevi avanti. Anche mio cugino ci stava pensando


 


Cugino: "Andare a Barcellona con i bambini mi costa meno che scendere in Sicilia"


 


Direi che non mi pare difficile crederci. 


Io, l'unica stronza che forse avrebbe più motivo di tutti di andare, niente...Che esistenza che conduco a volte...



Tempo fa avevo guardato i voli per la Sicilia per un amico e mi è venuto un coccolone. E anche treno e nave non scherzano. Noi scendiamo in macchina (e anche un paio di gruppi di amici che hanno scelto la bella terra del sud come meta del loro viaggio hanno optato per la nostra scelta). E devo dire che secondo me rimane il viaggio migliore. 









1_ In Sicilia senza macchina non puoi muoverti


Oggettivamente: non puoi! Non esistono mezzi di trasporto pubblico decenti. Se ci sono pullman le fermate quasi sempre devi raggiungerle prima in macchina. Esempio dal mio paesello dovessi prendere un pullman per andare a Cantania o Palermo o altre città, o aspetto il pullman che passa una volta a settimana (e se va bene mi porta diretto a destinazione senza cambi) e la sua fermata è fuori paese (e con fuori paese intendo FUORI paese), oppure mi devo far portare a Caltanissetta o Enna o altro e sperare.


Un mio amico spagnolo è sceso in Sicilia ospite da un altro ragazzo a Pasqua. Non ha visto nulla. In 10 giorni non hanno potuto prendere la macchina, vuoi per pranzi e feste, vuoi perchè serviva agli altri membri della famiglia. Di conseguenza bloccati nel paesello.


Il treno in Sicilia è inesistente: Gela - Catania la vetturina la fa in 6 ore. In macchina ci vogliono poco più di 2 ore..


Insomma, se volete girare la Sicilia dovete trovare una macchina.









2_ Partendo da Milano ti attraversi tutta l'Italia.  


Lungo viaggio, stancante, che scorre tranquillo sino a Salerno e poi apriti cielo con la Salerno - Reggio Calabria. 


Quindi, meglio prendersi un intero giorno per quel tratto e almeno 1 o + giorni dedicarli alla scoperta del Bel Paese, con tappe strategiche per riposarsi e per visitare città e luoghi.


Devo dire che semplicemente il viaggio sull'A1 è un'esperienza. Percorri tutta l'Italia e incontri tutti i paesaggi e tutti i climi possibili. Tutti gli accenti e tutti i prodotti tipici e regionali dell'Autogrill. Però a questo giro noi viaggiamo dall'altra parte con qualche sosta. Un bel viaggio. Speriamo.
Poi arrivi al traghetto a Villa San Giovanni e, a meno di code chilometriche e attese di ore a Villa o a Messina (che giuro in tutta la mia vita, una vita che ogni anno scendo in Sicilia, non ho mai visto), ti imbarchi, imprecando contro l'annuale aumento del biglietto, salendo le rampe da montagnerusse su cui arrancano le macchine stracariche di bagagli e pensando che quest'anno non ce la farai, rimarrai lì, fermo a metà della salita con la frizione e i freni bruciati (scene viste e quasi vissute). Arrivi sul ponteauto e, dopo aver giocato un pò a tetris, scendi e corri su: ammiri il porto, le manovre dei treni per entrare nelle pance delle navi, entri nel bar e prendi subito un arancino (non che sia particolarmente buono, ma è una mia tradizione, fin da quando sono piccola, e quando si prendeva il traghetto la domenica e il bar era chiuso ci rimanevo male, come se mancasse un pezzo alla magia del viaggio). Torni sul ponte e guardi il mare, la nave che lascia il porto, la sua scia bianca e la fumata nera. Saluti una costa con un "Arrivederci" e poi saluti l'altra con "Sono Tornata!". Saluti la Madonnina di Messina e leggi il suo saluto: "Vos et ipsam civitatem benedicimus" e un pò pensi alla Madonnina che hai lasciato a Milano.


 


E poi giù verso verso la propria destinazione, sulle strade Siciliane, sperando che nessuno scorrimento veloce sia crollato nel mentre e tu debba fare il giro dell'oca o andare per strade statali quasi in disuso nella dorata campagna.


 


E buttando giù l'ultimo chupito di thè (perchè i bicchieri grandi in studio sono finiti e sono rimasti solo quelli da caffè), realizzando che quest'anno il traghetto lo prenderò di domenica, vi auguro buon viaggio, ovunque voi andiate.





 

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