martedì 30 novembre 1999



Devo dire che io alla comunicazione do molta importanza. Mi piace usare i programmi come Skype, FaceBook, MSN per tenermi in contatto con le persone, scambiare due chiacchere, fare gli auguri, condividere link di articoli di giornali o di sciocchezze, condividere la musica e conoscere nuovi artisti tramite gli altri, tenermi informata sui miei canali televisivi preferiti

[anche se raramente danno indicazioni sui programmi che interessano a me],

tenermi aggiornata sull'architettura, insomma un sacco di cose.


Vivo attaccata al computer per studio, portandomelo spesso dietro e spaccandomi una spalla; ma anche nel tempo libero è la mia risorsa prima di svago. A volte ne sono decisamente stanca e soprattutto in questo periodo cerco di stare fuori da casa, godermi le ultime giornate vagando per Milano, guardando oggetti che non comprerò

[sono sostanzialmente al verde come al mio solito, ma come diavolo potrei lavorare se architettura prende ogni goccia del mio sangue?!],

sfoglio libri nelle librerie e mi diverto a spulciare nei negozi dell'usato, sperando sempre di trovare quella edizione di "Alice nel paese delle Meraviglie" come dico io e come la voglio io

[cioè con entrambi i libri, testo originale e testo italiano, con belle illustrazioni, non solo quelle trite e ritrite dell'edizione originale. L'altro giorno me ne era capitata una tra le mani con delle illustrazioni particolari, ma stampate così male che si perdeva ogni gusto].

Scopro nuovi particolari della mia città, nuovi negozi, ne approfitto degli eventi gratuiti, come le serate del Rotary con alcuni musei gratuiti sino alle 22

[sono andata al Diocesano ed è stato una delusione: brutto l'allestimento, che non valorizzava minimamente le opere nè le parti belle dell'edificio; sono andata a Casa Valsecchi e ho scoperto un piccolo tesoro che non avrei mai immaginato a Milano, mi ha stupita molto e uno potrebbe perdersi nei particolari delle lavorazioni e degli oggetti esposti; infine, ho visitato il GAM - Galleria di Arte Moderna - e anche in questo caso è stata una piacevole scoperta: un palazzo molto bello - Villa Reale - e opere insolite, per stile e per soggetti].

Oppure prendo in mano un libro e comincio a leggere, recuperando il tempo non dedicato alla lettura durante il periodo di maggiore stress e maggiore impegno.


Viaggiare?
Si, anche quello.
Ho in programma un viaggio e spero di poterlo fare e che vada tutto bene. Sono felice e preoccupata allo stesso tempo. Significa molte cose per me.
In realtà una mia amica mi ha chiesto anche di andare a Londra con lei e poi magari ad Oxford da un'altra mia amica. Impegnativo, soprattutto per il fattore finanziario

[è sempre lui, oltre gli impegni con l'uni, a bloccarmi. Risparmio solo per viaggiare, il resto mi sembra meno necessario].

Uno può pensare prendi un lowcost e non ti lamentare. A parte che anche un lowcost può pesare sul buget mensile di una persona, soprattutto se studentella disoccupata, ma poi devi pensare al dormire, al mangiare, agli ingressi a musei o altro, alle spese extra che ci possono essere, al trasporto,.. insomma, uno non se la cava di certo con un biglietto a 9 e 50 euro in tasca e via andare.  Magari qualcuno sì, ma credo di non essere di quello stile.
Anzi, dovrei cominciare a preparare quello già in programma, soprattutto per l'architettura, che di solito nelle guide è un capitolo perso in partenza. A nessuno interessa l'architettura moderna, di solito la si accantona in 4 secondi dicendo magari sì c'è, ma alla fine perchè interessarsene?
Invece, ci sono soggetti come me che se ne interessano eccome. Quindi andrò alla mia fonte: la biblioteca di Architettura.
Uni, cara uni, sempre te nei miei pensieri.

 

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