venerdì 6 maggio 2016


Periodi difficili nella vita capitano sempre. Il difficile è affrontarli. E ancora più difficile è non fare l'errore di allontanare le persone concentrandosi solo su se stessi. E' un lavoro spesso mantenere le relazioni, ma senza queste, banalmente, non viviamo e la nostra identità diviene ancora più indefinita.

Io mi sono concentrata così tanto sui problemi che spesso ho trascurato chi, oggi, veramente aveva maggiore importanza per me e per la mia crescita personale.

Shit happens! 

Così si dice. 
Ora è necessario più che mai rimboccarsi le maniche e ricominciare a crearsi un nuovo contesto.



domenica 6 dicembre 2015

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Seriamente: 2013!
Seriamente: è da parecchio che non scrivo. 
Non credo qualcuno sentisse la mia mancanza (spero, in caso chiedo perdono), anche se guardando le statistiche del mio blog e le visualizzazioni sono continuate a crescere in questi due anni, con picchi abbastanza inspiegabili (es. "Milano" posso capire che possa essere motivo di ricerca su Google, ma perché il mio post più visualizzato è quello sulla "Giornata mondiale del pane"?! Domande che non troveranno risposta).

In questo periodo parecchie cose sono cambiate, ho fatto molte esperienze, molti amici sono partiti per l'estero salutando l'Italia con la manina in cerca di fortuna, ho preso 10kg, ho viaggiato, ecc
Insomma ho condotto una vita semi normale. Semi.

Alcuni miei interessi sono cambiati, altri sono rimasti...

Proverò a scrivere questo nuovo capitolo dei miei deliri?
Ci provo, ma Mondo: so che non ti aspetti nulla da me e io non mi aspetto molto da te.

Quindi "Keep calm e just smile" :)




sabato 31 agosto 2013

La Lettera che tutti vorrebbero scrivere ma nessuno scriverebbe

Il gran parlare degli MTV Awards ha prodotto questa meravigliosa lettera che ho trovato su IlPost.
La lettera che molti sognano ma nessuno sognerebbe di scrivere realmente.

NdR leggere per intero.

Dopo l’esibizione di Miley Cyrus durante la serata degli MTV Video Music Awards domenica sera, che aveva avuto grande evidenza su CNN – come su molti altri siti di news di tutto il mondo – il sito The Onion* ha pubblicato un articolo di spiegazioni firmato da Meredith Artley, “direttore operativo di CNN”. 


Nel corso degli anni, CNN.com è diventato un sito di news a cui molte persone si rivolgono per l’informazione di alto livello. Ogni giorno lo visitano milioni di persone, tutte affidandosi al “Leader mondiale delle News” – come dice il nostro motto – per le informazioni più cruciali e aggiornate sull’attualità. Quindi, vi sarete chiesti, come mai l’articolo di apertura di stamattina – uno spazio che di solito è riservato alle più importanti notizie nazionali o estere del giorno – era intitolato “Cosa ha fatto Miley Cyrus???” e accompagnato dal titolo all’interno “Si dimena e stupisce ai Video Music Awards“? È una buona domanda. E la risposta è piuttosto semplice. Era un tentativo di farvi cliccare su CNN.com in modo che aumentassimo il nostro traffico online, cosa che avrebbe a sua volta permesso di aumentare i nostri guadagni pubblicitari. Non c’era niente, e intendo niente, in quell’articolo che avesse a che fare con le notizie importanti della giornata, il racconto di vicende umane significative, o l’idea che il giornalismo stesso possa essere un motore del cambiamento nel mondo. Per Dio, un altro articolo era intitolato “Le movenze shock di Miley”. Chiaramente, mettere in evidenza quella storia significava rendere, come minimo, un disservizio ai lettori. E se ci pensate, anche un disservizio alle centinaia di migliaia di persone che stanno morendo in Siria, quelle che soffrono nelle violenze in Egitto o, dannazione, anche coloro che volessero leggere del 50esimo anniversario del discorso di Martin Luther King. Ma ragazzi, ehi, ragazzi, se ha funzionato. Ecco perché io, Meredith Artley, direttore operativo di CNN.com, ho messo la storia in apertura. Quelli di noi che tengono d’occhio Google Analytics hanno visto i numeri delle visite decollare appena abbiamo pubblicato quella saporita immagine di Miley Cyrus che ballava mezza nuda sul palco di MTV. Ma sentite il meglio: non è che pubblichiamo l’articolo su quell’esibizione e poi è finita lì. No, no. Abbiamo anche messo una gallery intitolata “Evoluzione di Miley”, che, per quelli di voi che non lo sanno, è solo il modo per farvi cliccare senza pensarci 13 volte su 13 altre foto di Miley Cyrus. E se riusciamo a farlo fare a 500mila di voi, beh, 500mila moltiplicato per 13 vuol dire che ci portiamo a casa sei milioni e mezzo di pagine viste solo con quella gallery. Metteteci un’altra gallery intitolata “6 momenti da non perdere ai Video Music Awards” e comincia a essere un lunedì maledettamente buono, quanto a numeri. In più, ci sono due video: uno della serata e poi una stronzata di due minuti con dei nostri “esperti di spettacolo” che commentano l’evento. Quindi, come direttore operativo di CNN.com, voglio che i nostri lettori sappiano questo: per noi tutto quello che siete, e che sarete sempre, sono pupille. Più pupille sui nostri contenuti, più soldi possiamo chiedere agli inserzionisti. Punto. E se otteniamo più pupille, questo significa che io ho fatto bene il mio lavoro, cosa che mi frutterà congratulazioni dai miei capi, che mi incoraggiano a mettere sempre più stupide stronzate sulla homepage. Non ho esitazioni a chiamarle stupide stronzate perché lo sappiamo tutti che sono stupide stronzate. Lo sappiamo noi e lo sapete voi. Sappiamo anche che siete abbastanza idioti, o abbastanza annoiati, o tutti e due, da cliccare comunque sulle stupide stronzate, e che continuerete a farlo fino a quando le metteremo davanti ai vostri faccioni idioti. Volete sapere quante pagine viste ha fatto la roba di Miley Cyrus rispetto agli incendi che distruggono il parco di Yosemite? Circa sei gazillioni tanto. Grazie a voi, mica a noi. A essere chiari, avrei potuto sostenere che l’esibizione di Miley Cyrus meritava lo spazio maggiore sul nostro sito perché era significativa rispetto a quello che avviene nel mondo della cultura pop, o che i suoi atteggiamenti eccessivi sono degni di essere raccontati perché sono in qualche modo rappresentativi dei limiti che gli artisti sono disposti a superare per mantenere un proprio spazio nel panorama dello spettacolo. Ma chi cazzo se la berrebbe? Diciamo la verità, qualunque cosa avvenisse durante la serata dei Video Music Awards al di fuori di Will Smith che decapita Lady Gaga con una sciabola dovrebbe stare nella nostra sezione spettacolo, lontano dalla homepage, lontano dall’apertura e lontano dagli occhi di chiunque sia arrivato sul nostro sito stamattina per sapere cosa succede nel mondo. Ma così l’avrebbero vista molte meno persone, cosa che non ci avrebbe reso le pagine viste che vogliamo, cosa che non ci avrebbe reso i soldi che vogliamo, cosa che non mi avrebbe reso le congratulazioni che voglio. Quindi, capite, non si può evitare che questo accada. E cosa è questo?, chiederete voi. Giornalismo moderno. E cos’è il giornalismo moderno? Farvi cliccare qui

 *The Onion è un famoso magazine e sito satirico statunitense, specializzato in parodie di articoli e notizie inventate. Questo articolo – che non è stato scritto davvero da Meredith Artley – è stato ripreso da molti siti e commentatori interessati agli sviluppi dell’informazione per la sua satira sulla dipendenza dei siti di news dalle “notizie” che procurano molto traffico, e per il suo essere terribilmente “sincero”, benché falso. Artley, quella vera, ha commentato lo scherzo su Twitter.



martedì 27 agosto 2013

Summer Chat III

Because the night



Qualche sabato fa mentre io e i miei amici eravamo seduti a parlare di arte, fotografia e musei si stava svolgendo la prima serata di apertura straordinaria del progetto "Una Notte al Museo" promossa dal Ministero a livello nazionale.

38 musei in tutta italia rimarranno aperti dalle 20 alle 24 ogni ultimo sabato del mese sino alle fine dell'anno. Grazie Italia, grazie. A volte mi mostri ancora un pò di senso e civiltà.

  • Pinacoteca Nazionale di Bologna, fino a dicembre 2013
  • Museo Archeologico Nazionale di Paestum (Capaccio), fino al 28 settembre 2013
  • Circuito Museale Complesso Vanvitelliano - Reggia di Caserta, fino a dicembre 2013
  • Ercolano: passeggiata esterna all’area archeologica e padiglione della barca, fino al 28 settembre 2013
  • Museo Nazionale Archeologico di Ferrara, fino a dicembre 2013
  • Galleria degli Uffizi Firenze, fino a dicembre 2013
  • Galleria dell’Accademia di Firenze, fino a dicembre 2013
  • Cappelle Medicee Firenze, fino a dicembre 2013
  • Palazzo Spinola Genova, fino a dicembre 2013
  • Museo di Palazzo Ducale Mantova, fino a dicembre 2013
  • Pinacoteca di Brera Milano, fino a dicembre 2013
  • Museo Archeologico Nazionale Napoli, fino a dicembre 2013
  • Museo di Capodimonte Napoli, fino a dicembre 2013
  • Palazzo Reale di Napoli Napoli, fino a dicembre 2013
  • Galleria Nazionale di Parma e Teatro Farnese, fino a dicembre 2013
  • Galleria Nazionale dell’Umbria PERUGIA, fino a dicembre 2013
  • Pompei: passeggiata esterna all’area archeologica lungo via delle Ginestre, fino al 28 settembre 2013
  • Museo Nazionale di Ravenna, fino a dicembre 2013
  • Galleria Borghese ROMA, fino a dicembre 2013
  • Palazzo Altemps ROMA, fino a dicembre 2013
  • Terme di Diocleziano ROMA, fino a dicembre 2013
  • Crypta Balbi ROMA, fino a dicembre 2013
  • Palazzo Massimo ROMA, fino a dicembre 2013
  • Galleria d’Arte Antica - Palazzo Barberini, fino a dicembre 2013
  • Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ROMA, fino a dicembre 2013
  • Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia ROMA, fino a dicembre 2013
  • Museo Archeologico di Sirmione SIRMIONE (BS), fino al 28 settembre 2013
  • Castello Scaligero di Sirmione SIRMIONE (BS), fino al 28 settembre 2013
  • Area Archeologica di Villa Adriana TIVOLI, fino al 28 settembre 2013
Peccato a Milano ci sia solo Brera.
Buoni musei


martedì 13 agosto 2013

Street Food Milanese


Tornando a parlare di cibo, dopo aver parlato in vario modo dell'hamburger, scrivo di un'altra moda milanese del momento: lo street food, che se non è gourmet non ci piace.
Ma partiamo dalle basi e dalle cose semplici.

Secondo la definizione della FAO, il cibo da strada è costituito da quei prodotti alimentari, incluse le bevande, già pronti per il consumo, che sono preparati o venduti soprattutto in strada o in altri luoghi pubblici, come mercatini o fiere, anche da commercianti ambulanti, spesso su un banchetto provvisorio, da furgoni, o da carretti.

Due trasmissioni di punta sul cibo da strada made in Italy sono certamente Street food Heroes, trasmissione mediaset a me abbastanza ignota e indifferente (ho guardato in streaming sul sito 20 minuti, poi si è rifiutato di andare avanti, e non mi ha suscitato grande simpatia), e Unti e Bisunti con Chef Rubio, che invece mi piace molto e ringrazio il sito di Dmax per caricare le puntate in meno di 12 ore perchè difficilmente riesco a guardarle la domenica sera (entrano in concorrenza con i Classici di Laeffe).

Street food e Milano è un connubio che convince poco. Mangiare per strada in questa città è quasi blasfemo, soprattutto ingerire alimenti grossi quanto la tua mano che per smaltire costano almeno 8 ore di palestra. Ma pian piano sta cambiando il vento.

Dalla mia esperienza cosa mi viene in mente come street food a Milano (non per forza milanese. Milano è una metropoli di migranti che se andiamo a cercare contiene il mondo e l'Italia in poche vie e ha perso gran parte della sua tradizione), che poi anche quello che appare street noi lo consumiamo seduti, ovunque ma seduti:


_Caldarroste: che possiamo trovare a molti angoli della strada soprattutto in inverno, sostituiti in estate dalle fettine di cocco sotto le fontanelle perpetue. In questo strano 2013 rimasi basita, inorridita quando vidi persone comprare castagne a giugno e mangiarle con gusto, segno di un inverno che non voleva finire.


_Gelato: nonostante le ordinanze strane di Pisapia di certo il gelato è un cibo che i milanesi mangiano volentieri per strada. Ognuno ha i suoi posti preferiti dove prenderlo, le buone gelaterie artigianali non mancano, ma di certo in questo ultimo anno ne ho viste sorgere un sacco, ognuna con il proprio stile, marchio e gusto. 
Ultima moda milanese in questo campo è il temporary store del Magnum, che si trova dietro Palazzo Marino. Facile da individuare grazie alla coda costante fuori. Una esperienza da 4€ da provare una volta per curiosità ma finisce lì. Il risultato è semplicemente un magnum immerso in cioccolata scadente e ricoperto da ingredienti insoliti come pepe rosa, sale, cookies, ecc. Abbinata all'area gelato vi è anche quella bar / colazione in cui si possono gustare dolci preparati seguendo i consigli di Ernst Knam, pasticcere de Il re del cioccolato su RealTime (non nego la bontà dei suoi dolci che ho provato per puro caso in un ristorante cinese. Sembra strano ma è così).

A questa voce mi permetto di aggiungere la granita. Dalla Val d'Aosta alla Sicilia mi hanno spesso detto essere tipica milanese quella che loro chiamano "granulosa" o "granulare" diversa dalla grattachecca romana o dalla granita siciliana. Su questo non mi esprimo, registro il fatto che par esser nostra la granita fatta con lo sciroppo, nelle macchinette e poi versata nel bicchiere con la tipica cannuccia cucchiaio.

Inoltre, più recentemente sono nati i negozi che vendono solo yogurt intero o probiotico a cui aggiungere massimo 3-4 sciroppi o granelle per arricchire il gusto. Un'alternativa semplice al normale gelato e che a me piace moltissimo e che sfrutto spesso a pranzo, come da Yo! vicino al Poli.


_Kebap: parola ormai globalizzata, ma è necessario fare attenzione quando si va all'estero. In arabo kebāb o in turco kebap significa "carne arrostita" e siamo praticamente solo noi italiani che indichiamo con Kebap il panino: in altri paesi molto spesso il kebap è un semplice spiedino o un piatto. Il panino può superare anche le 1000kcal, quindi attenzione quando vi aggiungete la birra e le patatine. Inoltre nell'originale non vi è carne di maiale, mettetevelo in testa!
Più che altro è un cibo che si mangia di notte seduti sui gradini dei negozi chiusi o su un muretto, sbrodolandosi e sporcandosi con tutto quello che vi è dentro. Raramente a pranzo perchè il pasto porta ad un abbiocco senza via di fuga. Poi se si prende completo si rischia di essere totalmente inavvicinabili.


_Le luride: attenzione! Le luride non sono le camionette che di notte spuntano come funghi lungo le strade più affollate di Milano, tipiche del periodo dei paninari, bensì dei chioschi fissi in cui si preparano essenzialmente panini da decenni, senza sedie o tavolini, e aprono solo quando tramonta il sole. La somiglianza è notevole, ma la sostanza cambia. 
Arabo o francese? Cotoletta, salamella o hamburger? Completo o no? Il mio battesimo con le luride è stato alle superiori quando mi ritrovai a mangiare un caldo panino con cotoletta alle 2 di notte all'Isola Verde (all'epoca "Andiamo da Mimmo"). Poi le mie luride del cuore divennero all'Università quelle vicino al Mercato comunale di viale Argonne, le più antiche, che per gentilezze e bontà rimangono le mie preferite. Un amore che solo la notte può spiegare. Finire la serata alle Luride è un diktat di una serata finita bene, soprattutto in compagnie maschili, in cui c'è ancora spazio per parlare e per divertirsi e per fare gli scemi (tipo arrampicandosi sul tetto del mercato).


_Luini: non voglio offendere la sensibilità di nessuno, ma io non ho avuto mai buone esperienze in questo posto. E' un negozio storico dietro Duomo, in cui la sua fondatrice decise di portare un poco della sua tradizione pugliese nella fredda capitale meneghina. Il panzerotto di Luini provoca inenarrabili code, che si mescolano a quella leggendaria di Cioccolati Italiani e a volte disincentivano anche i più coraggiosi. Le persone che entrano escono soddisfatte con il loro panzerotto fumante (tranne me che ricordo ancora con orrore le due volte in cui ho messo piede in questo posto). Mozzarella e pomodoro qui la fanno da padroni dal 1888, tutti quelli che vengono a Milano prima o poi finiscono qui.


_Pizza: dimenticate la pizza napoletana, quella piegata a portafoglio, quella sottile, o quella rossa romana. La pizza a Milano è la pizza al trancio a fette grosse, spessa almeno due dita, morbida come un cuscino, con il crostone croccante e coperta di formaggio da far paura. Da portare via tagliata grezzamente a quadrotti pronti ad ustionarti il palato sul tipico vassoietto di carta bianca e forchetta di plastica che 2 volte su tre si rompe. La pizza alta come si fa a Milano o ti piace oppure stanne alla larga, perchè non interessa a nessuno la tua lagna che la vera pizza è solo quella che si fa a Napoli.
Poi gusto personale pollice verso per Spontini. Andate a farvi un giro alla Bottega della Pizza a Sesto.

Anche la focaccia spesso subisce lo stesso trattamento di essere tagliata a quadrotti serviti su vassoietto con forchetta di plastica. Bella focaccia alta e morbida e zeppa d'olio.


_Le pizzette: ognuno ha il suo forno di fiducia che più o meno legalmente vende pane, focacce e pizzette appena sfornati per tutta la notte, a vigili e poliziotti in servizio inclusi. Spesso nascosti in piccoli scantinati, imboscati, con saracinesche abbassate a metà o porte a cui bussare per poi aspettare il sacchettino bianco caldo e fumante. Una delizia che apre il cuore e un pò come le luride una tappa fissa prima di andare a letto soddisfatti della serata. Non raramente ci si va a comprare anche la colazione per il giorno dopo o il pane che più fresco di così si muore. In una di queste sere (notti) al mio pizzettaro di fiducia ho chiesto una "pagnotta" vedendo del pane bianco appena sfornato che mi stava invitando a nozze. Ha fatto una faccia tipo lost in translation perchè non riusciva ad afferrare che cosa volessi, finchè il fornaio più anziano non me l'ha portata di persona. E se al giovanotto (comunque più grande di me) gli avessi detto michetta o francesino cambiava mestiere?

Le pizzette e le focaccine tonde (quelle che le mamme ci farcivano con prosciutto e formaggio da portare come pranzo al sacco in gita, nell'inconfondibile sacchettino trasparente chiuso giocando ad arrotolare la cima su se stessa) sono una cosa che non ho trovato facilmente fuori dai confini meneghini, se non in formato mignon o con la sfoglia, ma non sono la stessa cosa.


_Caffè e Thè: prendendo spunto dalla definizione della FAO includiamo le bevande da passeggio. Per l'inverno Caffè lungo american style, come da Arnold, in estate thè freddo, sempre nel pratico bicchiere di carta di diverse grandezze con cannuccia e tappo con beccuccio inclusi. Come già detto a Milano piacciono i caffè tipo Starbucks, che in verità è il caffè all'italiana. Sempre più spesso vedo adulti frettolosi e ragazzi che passeggiano con in mano un bicchiere con dentro qualcosa da bere. Ci si sente un pò di più come nei telefilm? Probabilmente, ma di sicuro c'è anche la comodità di non rischiare di rovesciare tutto ogni due secondi.
In estate la scelta si amplia con frullati, sempre più diffusi, e frappè di tutti i gusti. Molti indicano Viel come loro meta preferita. A me non soddisfa pienamente, ma è pur sempre una buona alternativa e non mi sono mai trovata male, anche se le porzioni sono ridotte.


_Frittini: Il fritto è molto diffuso a Milano, come tutta Italia, nei mercati, soprattutto lì dove vendono pollo arrosto. Ma in particolare parlerò del fritto di pesce. Molti banchi del mercato non si sono ancora attrezzati, per altri è diventata una delle cose più richieste. Il fritto misto d'asporto non spaventa nessuno e spesso è uno snack veloce, che se fatto bene unge poco. In particolare un fritto si conosce e riconosce a Milano. Piazza XXIV Maggio è contesa tra due puzze: una del McDonalds's e una de Il Kiosko, storico pescivendolo vicino a Porta Ticinese. Con limone o senza è una cosa da provare. E se volete comprate anche il pesce, che mi ha sempre ispirata (se vi piace la carne entrate invece nel mercato comunale di fronte e ammirate i banchi di carne interni).

Per dover di cronaca aggiungo la tendenza ultima dei festival, cioè i fritti misti di verdure, crocchette, bocconcini, anelli, olive ascolane, mozzarelline, ecc a cui quest'anno si sono aggiunti e diffusi i pesciolini fritti. Io amo i pesciolini fritti, è uno dei miei piatti preferiti fin da piccola. Ogni volta che mia madre li preparava una padella era solo per me.


Per ora non mi viene in mente altro.

[..continua..]

sabato 10 agosto 2013

Summer Chat II

Sempre nelle chiacchiere random estive

La limitazione al diritto di voto.



E' da commentare? No! 
E' aberrante che la gente possa concepire e parlare seriamente di queste cose. La cosa è nata dalle lamentele dei ragazzi mentre venivano invitati dai vigili a sgomberare le Colonne (di San Lorenzo) per permettere la pulizia notturna (nota alle 2 di notte). Chi è un pò più sano di mente come noi (senza troppa lode) si alza, si sposta continuando tranquillamente a chiacchierare e a sorseggiare la propria birra, permette ad Amsa e ai Vigili di fare il loro dovere, e poi dopo aver fatto due passi nel mentre decide se tornare a sedersi in Colonne oppure tornare a casa oppure continuare a vagare nelle poche ore fresche estive oppure trova un altro posto. Gli immaturi (sia perchè ancora non hanno fatto la maturità, sia perchè anche se l'hanno superata probabilmente dovevano bocciarli alle elementari quando ancora vigeva l'esame al quinto anno) si perdono a lamentarsi che Milano è invivibile, ad inveire contro al polizia e che si deve manifestare e fare la rivoluzione (va a cag..e), a lamentarsi contro il sindaco e bla bla bla, sprecando più calorie a parlare che non ad alzarsi e farsi un poco più in là, mentre giustamente le persone lavorano e fanno il loro dovere.

Da questo è nato il commento di qualcuno che le persone che non riescono ad avere rispetto e a non capire una così banale cosa non dovrebbero aver diritto al voto e sono queste persone che portano alla odierna situazione Italiana. 
Apriti cielo.


A parte i concetti di base sul voto, i diritti, la democrazia, la discriminazione, l'informazione, l'istruzione, ecc, la chiudo dicendo che la proposta era un test a crocette. Quindi no comment. Partiva da un giusto ragionamento per approdare a qualcosa che spero fosse dettato da uno Sbagliato troppo sbagliato.


martedì 6 agosto 2013

Sopravvivere a Milano in Agosto


Inizia quel periodo dell'anno in cui Milano cambia faccia.
Si trova parcheggio.
C'è poco traffico.
Vengono aperti cantieri ovunque (quest'anno 46).
L'asfalto si ammorbidisce e lasci il segno.
In cielo non c'è una nuvola.
Ogni giorno ricordi la frase de "Il buio oltre la siepe" in cui si descrivono le signore come bignè imperlati di sudore.
Fino alle 6 del pomeriggio non si muove foglia, tutto silenzio (a parte per i tuoi vicini sudamericani). 
I bambini riempiono i parchi la notte (anche fino a tardi).
I negozi (in periferia) chiudono. 
Nei negozi (del centro) si parla più inglese e tedesco che italiano.
Le biblioteche chiudono.
Gli uffici chiudono.
Le ditte fanno le chiusure forzate.
Le fontanelle sono una benedizione.
Aumentano i casi di follia.
..
Beh Milano ad Agosto è un'altra cosa, e chi come me non farà vacanza si domanda come sopravvivere.

Una breve lista di cosa mi viene in mente


_Shopping: ci sono ancora in giro saldi e promozioni. Anche se si fa sempre più largo la nuova collezione che mette in mostra invitanti cappotti, maglioncini, pantaloni, magline che fanno venire l'orticaria solo a guardarli.


_Gelato e Bar: nelle ore più fresche godersi un buon gelato. A Milano ci sono tante ottime gelaterie e di certo queste non chiudono.

Per far visita ad un bar diverso dal solito, nel centro di Milano e più nello specifico dentro Parco Sempione, consiglio il nuovo chiosco aperto grazie alla collaborazione con una Cooperativa sociale, in cui a servire sono ragazzi disabili che allietano e gestiscono questo spazio per regalare un momento speciale. La Locanda alla Mano offre anche alcune attività come l'atività motoria e il ballo.


_Musei: per il secondo anno per tutto il mese di agosto musei civici gratuiti per cittadini e turisti. Bellissima iniziativa secondo me e un modo diverso di godersi un pò di Milano (anche al fresco). Per questo si deve ringraziare ovviamente uno sponsor, cioè Eni. Grazie Eni, grazie.

(Museo d’Arte antica, Pinacoteca, Museo delle Arti decorative, Museo degli strumenti musicali, Raccolte extraeuropee, Museo egizio, Raccolte archeologiche preistoria e protostoria)
(A pagamento giro per le mura merlate)

Approfittate approfittate


A questi si aggiungono anche iniziative in spazzi privati

Mostra gratuita allo Spazio Forma sull'uso di Photoshop nella fotografia curata dai ragazzi del Naba. In questo spazio consiglio (se aperto) una gazzosa vecchio stile al bar e la lettura delle copie gratuite del Corriere della sera (grazie Corriere, grazie).

Mostra gratuita alla Gallerisa Sozzani "Glimpse at Photo Vogue" in cui vi sono in mostra 100 immagini di giovani fotografi scoperti da un progetto di Vogue Italia. Tra questi ci sono dei fotografi che io seguo da tempo vuoi su deviantart o flickr o altro. E' aperta sino al 10 Agosto, non sono andata e dovrei, sgrunch!

Mostra gratuita sugli 80 anni della Triennale con foto, documenti e altro. Oppure quella dedicata al gioiello dagli anni '50 ad oggi all'interno del Triennale Caffè. Oppure una mostra dedicata ai lavori degli studenti di Architettura purtroppo non del Politecnico di Milano. In triennale ci sono anche delle mostre a pagamento interessanti come quella di Gae Aulenti. Io non so se esiste ancora la formula del biglietto aperitivo, che con 15 euro avevi ingresso gratuito a tutte le mostre della triennale e ad un aperitivo dalle 20 alle 22. No era una brutta formula.

Mostra gratuita alla Gallerie d'Italia, curata da Cariplo e Intesa San Paolo, in cui 189 opere si metto in mostra negli spazi restaurati di Palazzo Beltrami in Piazza della Scala. Molti mi hanno parlato di questo spazio. Purtroppo sono sempre arrivata a orario di chiusura, ma per fonti certe so che merita una visita.

Mostra gratuita a Palazzo Reale (rullo di tamburi e vi prego emozionatevi per un simile evento, perchè Palazzo Reale e Gratis si incontrano difficilmente e forse mai si sono incrociati) dedicato a Guido Crepax papà di Valentina, a cui anche la Rinascente ha dedicato le sue vetrine (laterali, dalla parte del cinema Odeon).

Mostra gratuita a Cinisello Balsamo (tornando a parlare del Museo di Fotografia Contemporanea) dedicata a Gabriele Basilico (fino al 15 settembre), allestita dopo la sua recente scomparsa.

Anche tra le mostre a pagamento ce ne sono di interessanti, da Modigliani, alla mostra per i 150 anni del Politecnico a tutto quello che trovate in giro, e sicuramente se ne trovano di cose.


_Cinema: estate significa cinema all'aperto e Milano ha varie offerte. Qui la locandina si fa prima. Tre sedi (Conservatorio, Palazzo Reale e UmanitAria) e una miriade di film ogni sera di questa estate.


_Feste ed iniziative: anche la strada ha il suo ruolo in estate.

Festival degli artisti di strada a Monza per tutto il mese, in piazza Trento e Trieste dalle 21:30 alle 23:30.

Il Respirare Design. Milano Summer Sport 2013, rientra nelle iniziative estive di Milano dal titolo VerdEstate, e coinvolge tre piazze: piazza Gae Aulenti nel cuore del quartiere Garibaldi-Porta Nuova, in Largo Marinai d’Italia (corso XXII Marzo) e in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale. Fino al 12 Agosto e poi nuovamente dal 19 agosto al 7 ottobre questi spazi si animeranno di attività dedicate allo sport, al design, alla cultura e tanto altro.

La Sfilata della Fratellanza, prevista per l'11 Agosto in Corso Venezia e organizzata dal Consolato dell'Ecuador, per l'integrazione e lo scambio culturale. Sfilate, danze e carri tutti colorati e sicuramente molto musicali.

Sul Naviglio Pavese invece si organizzano weekend con concerti serali di Jazz e Blues. Un modo diverso per vivere questa zona incantevole di Milano che non si limiti solo al solito Cocktail e Bicchiere di birra.

185SLM (185 metri sul livello del mare) iniziativa tutta giovanile all'interno del Monte Stella, o Montagnetta di San Sito, in un anfiteatro naturale. Sera musica, djst e iniziative per i più giovani e nottambuli, di giorno tante attività tra cui ogni giovedì la CiclOfficina Nomade di Pero, per aggiustare e parlare di biciclette a 360°. Al secondo anno l'iniziativa affidata a Cap20151, associazione di San Leonardo, offre un modo per passare le vacanze nel verde. Attenzione portarsi Autan.

Moltissime le iniziative dedicate ai bambini a sfondo scientifico in quel del Parco Nord. Si sa che ne parchi i bambini si divertono e in questo anche di più. Dalla scienza all'arte, passando per la caccia al tesoro.


_Acqua: oltre agli acqua park tradizionali e ai parchi per prendere il sole, vi è una enorme piscina ad Est di Milano chiamata Idroscalo. Per i più coraggiosi ottima.


sabato 3 agosto 2013

Summer Chat


E durante l'estate vedi gli amici, prima e dopo le vacanze: quelli che vedi sempre, quelli che vedi raramente, quelli che non vedi da secoli, quelli che non vedi mai (e incroci), quelli con cui non esci ma, invece che affittare cmq di stomaco al cibo, chiami perchè non hai alternative. Poi capita che sei seduto per terra alle Colonne di San Lorenzo, sui Navigli, a Carroponte, al Politecnico Leonardo, o nel parchetto sotto casa e incontri nuovi e vecchi volti e nelle calde sere d'estate, caratterizzate dalla meno apprezzata fauna locale che si possa avere (zanzare e tamarri stile Jersey Shore), ti metti a parlare del più e del meno.

Parli di vari argomenti: delle vacanze che non farai, dei lavori che non troverai, delle chiusure che incominciano a rendere difficile la vita milanese...



La fruizione dell'arte a Milano.

Dopo un bel dibattito sui diritti a Carroponte, mi sono spostata a cenare alle 11 di sera sui Navigli dove mi aspettavano degli amici stretti su un tavolo 50x50 con strana e antiquata morsa da lavoro inclusa nel coperto. Gustando delle ottime Falafel (seconda mia esperienza con questo piatto, la prima non è stata altrettanto piacevole) con bulgor, è partito il discorso a cui siamo più affezionati: la fotografia.
E via di commenti sulle mostre fotografiche, di obiettivi, il dualismo francia-america (e noi arretrati italiani), di filtri, di digitali e analogiche, di usato e di portafogli vuoti. Un mio amico parte con una lamentela per me non nuova: perchè l'unico museo di fotografia di Milano debba essere inculato a Cinisello Balsamo, grande colonia di Mazzarinesi immigrati dal sud della Sicilia.

[NdR. Per chi non lo sapesse a Cinisello Balsamo esiste l'unico Museo della Fotografia della Provincia di Milano, con un archivio fotografico da fare invidia ai più per quantità, qualità e nomi, relegato nella spesso inadatta ala sud di Villa Ghirlanda, con una "grande" biblioteca di libri di fotografia, di cui la maggior parte del materiale deve stare altrove perchè non c'è spazio].

La lamentela parte dal fatto che Milano non può permettersi di mettere un museo di fotografia a Cinisello. Primo errore: Milano non ha messo il proprio museo a Cinisello e non ha voluto fare un museo della fotografia perchè non è mai stata interessata, mentre a Cinisello vuoi per destino, coincidenza, coscienza si è lavorato dal 1996 per dar realizzazione al progetto. Quindi Milano non ha proprio fatto nulla, se non appunto non attivarsi, nel caso questo argomento fosse di suo interesse. 

Il museo deve stare al centro non in periferia. Errore due: il museo è al centro. Di Cinisello. Dopo possiamo discutere dell'urbanistica di Cinisello, su cui parecchie critiche possono esser fatte. E poi piantiamola con questa concezione radiocentrica di Milano, sia per le attività sia per il traffico. Un pò di respiro, perchè se ti sento che ti lamenti che ogni vota che devi muoverti con i mezzi devi sprecare tempo ad attraversare il centro di Milano invece che poter sfruttare una circle line, di cui si parla dal 1920, ti stacco la testa.

Dobbiamo piantarla di pensare ognuno al suo orticello, dobbiamo essere una città metropolitana, quindi il museo deve stare a Milano e Cinisello non deve pensare a se stesso. Aridaje. Fermati un momento, hai pure studiato architettura, ripensa e poi riformula la frase.



Lamentandosi di Cinisello la discussione si è spostata su come in ogni modo la situazione a Milano stia migliorando per l'arte e la cultura: si aprono nuovi spazi, la proposta è più varia (vedi il museo del fumetto), ci si sta impegnando anche per una Milano più europea e più culturale (poi la gente dice che con la cultura non si mangia. Starai un pò a dieta in questo periodo, ma dalla cultura e dall'arte qualcuno il pane sulla tavola lo porta). Però si constatava anche una cosa, soprattutto per la fotografia: questo compito è per lo più svolto da gallerie private, come lo spazio Forma, e non dal pubblico. Gallerie che spesso sono piccole, a volte costose, a volte non hanno la forza di fare sufficiente comunicazione per promuovere eventi e mostre e si perdono molte cose, considerando anche che spesso durano molto poco e, cosa tipica di Milano, le vieni a sapere quando sono finite.



Parlavamo e ci confrontavamo sulle esperienze dei musei all'estero:

delle aperture, che spesso qui in Italia sono blindate dall'orario degli impiegati pubblici e non permettono la fruizione dei museo nel weekend o dopo le 17;

della integrazione di più servizi in un medesimo luogo per ampliare il più possibile l'offerta, con bar, librerie, sale lettura con quotidiani e riviste gratuite, terrazze e giardini ad ingresso libero, sportelli di informazione come avviene nelle Biblioteche e trasforma il modo di viverle (vedi Punto Pero a Pero, modello sperimentale ed esempio per molti);

delle visite dei bambini che riempiono i musei durante le giornate e ricopiano opere, girano o semplicemente giocano sotto l'occhio vigile degli insegnanti, senza far danno o indignare l'udito di nessuno;

della fruibilità del luogo, del permesso di fare fotografie, di parlare e poter vagare liberamente, come avviene in tutti i sacrosanti musei esteri.

Racconto spesso questi due aneddoti.

_Qualche anno fa una fashion blogger un poco atipica ed interessata anche al mondo dell'arte, aveva una giacca il cui tessuto richiamava un quadro. Appassionata ha preso la giacca e si è fatta fotografare di spalle davanti al quadro. Il quadro in questione è Autumn Rhythm di Pollock che si trova al Metropolitan Museum of Art di New York. Nelle settimane successive al post di Tavi Gevinson, si registrò da una parte l'aumento delle visite al quadro da parte di giovani e persone, dall'altra la ricerca di chi diavolo fosse Pollock. Un piccolo scatto ad un quadro ha portato qualcuno a mettere piede in un museo e magari guardare altre opere e di aggiungere un tassello in più alla propria cultura. Qualcuno ci ha perso? Non mi pare.



_In Spagna c'è la bellissima usanza di permettere l'ingresso gratuito ai musei nelle ultime due ore di apertura. Spesso giovani squattrinati e turisti decidono di usufruire di questa possibilità.
Un paio di anni fa mi trovavo ad aspettare un mio amico spagnolo davanti al El Prado di Madrid, seduta su un muretto ad osservare turisti e godere della musica di un bravissimo chitarrista. Una volta entrati il mio amico mi ha presa e avendo poco tempo mi ha portata a vedere una sua personale selezione di opere. Nel farlo mi ha tappata gli occhi e mi ha guidata in giro per il museo creando un senso di attesa e sorpresa per ogni opera.
Eravamo letteralmente uno spettacolo: le persone ci guardavano incuriositi, ridendo, alcuni bambini si erano messi ad imitarci e altri turisti a seguirci nel nostro giro insolito. Nessun inserviente ci ha detto alcunché neppure gli utenti stessi, anzi. E' stata un'esperienza incredibile ed emozionante, e sicuramente un modo di vivere il museo che qui in Italia non sarebbe stato possibile: probabilmente ci avrebbero cacciati, rispettosi del silenzio della polvere.




martedì 30 luglio 2013

D'oh!

Curiosità



Dan Castellaneta, lo storico doppiatore di Homer Simpson nella versione originale, racconta come è nata la celebre esclamazione di Homer “D’oh!” (che suona uguale anche in italiano). Spiega che durante una sessione di registrazione si era trovato a dover dare un suono a quello che sul copione era definito annoyed grunt (un borbottio, un verso infastidito). Perplesso aveva chiesto spiegazioni a Matt Groening, che gli aveva detto di fare quello che gli veniva più naturale.
Castellaneta allora aveva pensato di ispirarsi all’esclamazione che usava l’attore scozzese James Finlayson, spalla di Stanlio e Ollio (Laurel e Hardy) nei film che guardava da bambino. Quando si arrabbiava o era infastidito l’attore diceva un prolungato “d’oooooooh”, che nasceva da una contrazione e correzione di damn (“maledizione”, “accidenti”), parola che non si poteva dire, quindi alla d Finlayson si fermava e aggiungeva un lungo oooooh di disappunto.

A Groening è piaciuta la prova, ma ha ritenuto che per questioni di tempi televisivi fosse meglio accorciare l’eclamazione a un più netto “D’oh!”.

PS
questo post lo avevo programmato tempo fa. Nell'ultimo mese è venuto a mancare il doppiatore italiano di Homer, Tonino Accolla, che verrà sostituito da Andrea Scanzi. I Simpson non saranno più gli stessi.
La scuola di doppiaggio italiana è impareggiabile. Abbiamo doppiatori di livello che a volte hanno saputo anche migliorare le voci originali (vedi Casablanca) o che hanno suscitato l'ammirazione di attori che hanno invidiato le loro voci nella nostra lingua (vedi Woody Allen). Quando la voce italiana cambia è sempre un poco traumatico. Buona fortuna per il nuovo Homer.

sabato 27 luglio 2013

Parallele

Anche se non siamo in periodo di giochi olimpici, un video che dimostra l'evoluzione degli esercizi che si svolgono alle parallele. Fa impressione come il corpo si muove sempre più veloce e sempre più disinvolto. Alcune figure e gesti che erano ricorrenti nei primi anni poi sono andati sparendo, mi domando se non sia per una modifica apportata proprio all'attrezzo sia in altezza sia nella distanza tra le due aste.