martedì 9 luglio 2013

Hamburgeria

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Stando sempre sulla tematica hamburger mi sposto su una tipologia di locale che poco può essere definito fastfood. Dopo l'ondata di sushi e sashimi, sembra che Milano si stia votando alla riscoperta dell'hamburger. La moda degli hamburger è esplosa, spinta anche da tutto il mondo della gastronomia che gira intorno all'american food style, dalle cupcakes ai caffè stile Starbucks (che ironicamente è "il caffè all'italiana") anche se in questo devo essere sincera: gli italiani hanno saputo reinterpretare e declinare nella loro maniera, un pò infiocchettata, un pò di design, un pò di tagli di carne scelta finissimi e diversi dalla banale polpetta di cane importata negli USA da un macellaio di Amburgo, un pò di pane casereccio a lievitazione naturale, un pò di Bio, un pò DOP, un pò di verdure per alleggerire il nostro senso di colpa. Ah, non dimentichiamo il panino veggie!


Costruzione architettonica di almeno dieci centimetri rigorosamente home-made, dove la qualità e lo stile dei prodotti Italiani si uniscono alla praticità e al sapore degli Stati Uniti 

Di certo un americano non si sentirà in America in uno dei nostri locali in stile. Un modo di intendere l'hamburger non come junkfood bensì come piatto unico di qualità. A volte, ammettiamolo, prezzi sproporzionati all'offerta, ma si sa tutto ciò che è mainstream rischia di incorrere in qualche rialzo ingiustificato, che per il milanese trendy passa in secondo piano.
Nuova icona gourmet che ora come ora compare nei menu dei ristoranti ed è ricercato non solo dai giovani che infestano i centri nei weekend o studenti squattrinati. Una moda che ha anche un sapore retrò di riscoperta di quelle icone del fast food americano perse nel tempo, dalle patatine in cestello ai milkshake. Un occhio di attenzione sarebbe da dare anche a questo aspetto: il design, la grafica, la quinta scenica che spesso accompagnano le nostre cheesecake o caffè con panna. Colori morbidi, avvolgenti, tranquillizzanti, che ci ricordano altri tempi, oggetti che paiono uscire dalle case di campagna delle nostre nonne, superfici e materiali che vogliono apparire grezzi ma di certo hanno più lavorazioni del piatto più complicato sul menù.


L'hamburger è talmente ricercato che esisto applicazioni e mappe studiate appositamente per facilitare la scelta e la ricerca dei posti più trendy, come quella di Hamap (spiacenti solo Milano). ViviMilano vi dedica una classifica apposita (in sui vengono anche inseriti McDonald's e Burger King e gli haters si indignano). Le fashion blogger alternano un sushi take away a casa, una pizza tra amici e un pranzo di lavoro davanti ad un hamburger. 

Io sono un poco fuori moda: sono ferma ancora allo step cupcake, di cui ho una personale classifica, e ancora preferisco un sushi e sashimi. Però prometto: prima o poi metterò piede in una hamburgeria milanese.

Bon Appetit

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